L’infosfera sembra ormai l’ambito vitale in cui non possiamo non imparare a modulare relazioni e pensiero. Un vero e proprio ambiente vitale con il quale hanno a che fare tutti gli ambiti della nostra esistenza: siamo dentro un processo di trasformazione del mondo senza pari, che domanda un nuovo riconoscimento delle cose e delle interazioni, che ci interpella sul modo in cui lo stiamo pensando e governando, che chiede a quale concezione di essere umano debba far riferimento.
Abbiamo davvero idea del modo in cui semplici dispositivi stanno diventando una nuova “casa comune” e come ce ne stiamo realmente prendendo cura? Quali attenzioni permetteranno di onorare l’umana creatività di cui la tecnologia è una delle più significative manifestazioni, senza snaturare l’irriducibilità dell’umano alla macchina? Siamo consapevoli che le questioni della tecnica non sono meramente tecniche ma spirituali? A partire da tali interrogativi, la V edizione di Percorsi Assisi propone un dialogo aperto e sinergico, guardando ai nuovi orizzonti delineati dallo sviluppo tecnologico, in nome di una premura nei confronti dell’umano, di una sua rinnovata amicizia solidale con sé stesso, i suoi simili e l’universo in cui abita e opera, e di un legame da continuare a pensare fra naturale e artificiale.
Da prendere in esame il grande valore formativo di questa scuola, formazione, da un lato tecnica da un lato economica e l'integrazione con il valore umano che è stato un po' il fil rouge di questa esperienza.
Questa è una valida opportunità per guardare alla propria interiorità e l'idea di alterità, quindi l'importanza di comunicare con qualcuno che sia altro da noi e di apprendere qualcosa dall'altro.
Percorsi Assisi per me è stata un'esperienza in cui ho nutrito la mia mente, sono stata travolta dalla qualità degli ospiti, dalla diversità della provenienza, nel senso di background, dei miei compagni. Nutrimento per l'anima perché si affrontano temi non solo dal punto di vista intellettuale ma anche spirituale in senso lato.